2. Costantinopoli
Un grande viaggio in treno da Verona all’Oriente dai sogni di un ragazzo negli anni ’50. Parte seconda
Io: “beh, la torta era veramente gustosa e le briciole agli uccellini le abbiamo date. Proseguiamo con il racconto? Adesso arriva la parte più interessante, vero?”
TURCHIA
Prof: (sorridendo): “Ormai sveglio, osservai l’arrivo al Mar di Marmara ed alla stazione di Costantinopoli, Sirkeci, mentre il mio nuovo amico mi chiese dove dovessi andare. Gli mostrai la lettera di mio zio per il Nunzio Apostolico e mi spiegò che era molto vicino e potevo andarci a piedi, seguendo le indicazioni per il Grand Hotel Pera Palace e salire dietro l’edificio, fino ad incontrare Istiklal Caddesi, che è una delle strade più antiche e importanti della citta piena di negozi e di ristoranti.
Non potete sbagliare disse Hugo e aveva ragione, arrivai senza problemi alla casa del Nunzio, che mi accolse bene e mi mandò al Convento di Santa Maria Draperis, che era sulla stessa strada al 215. La chiesa, cattolica, è una delle più antiche esistenti nell’odierna Istanbul e, oltre che per il culto, ha una notevole importanza storica per le sue numerose vicissitudini. Ancora adesso è tenuta dall’ordine dei Francescani.
Con la presentazione del Nunzio, anche i Francescani mi accolsero con gioia e, nei tre giorni successivi, Padre Luigi mi accompagnò a visitare la città ed un loro giardino su un’isola del mar di Marmara vicinissima a Costantinopoli, pieno di aranci e di pompelmi.”
Io: ” Racconti poco di Costantinopoli, perchè?”
Prof: ” La visita di Costantinopoli è una storia a parte e in effetti avevo voglia di proseguire. Non sapevo cosa avrei trovato lungo il percorso e volevo arrivare fino a dove avevo progettato.
Padre Luigi mi accompagnò anche all’agenzia, dove comprai il biglietto di terza classe per Baghdad.
La stazione di partenza del Baghdad Express si trovava dall’altra parte del Bosforo, la magnifica Haydarpasa. e quindi per raggiungerla si doveva prendere il traghetto. Padre Luigi volle accompagnarmi al treno con un sacchetto di aranci e diversi panini e cosi lasciai il continente europeo.
ENTRO IN ASIA
Haydarpaşa è una costruzione neoclassica imponente, con importanti sculture e varie torrette. Costruita dai tedeschi ed inaugurata nel 1909, nel quadro dell’accordo tra il Kaiser ed il Sultano. L’accordo prevedeva che i tedeschi avrebbero completata la linea ferroviaria da Hydarpasà a Baghdad, ricevendo in cambio la concessione allo sfruttamento delle risorse minerarie nel territorio attraversato.
Il vagone letto assomigliava a quello che avevo utilizzato nella prima tratta del mio viaggio, ma era verde.
Anche questa volta, fui accolto dal conduttore, un simpatico libanese che incontrai anche un mese dopo, quando ripresi lo stesso treno ad Aleppo per tornare a Ankara.
Fu molto gentile nell’accogliermi, dicendo che, in quel vagone, eravamo i soli ad andare a Baghdad, ci faremo compagnia e mi offrì un ottimo caffé arabo. Ali era allegro, parlava molte lingue e mi disse che sarebbero arrivati altri
passeggeri, ma solo per una tratta del percorso: due funzionari ministeriali importanti, che andavano ad Ankara e due famiglie siriane, che sarebbero scese ad Aleppo,
Non dovremmo avere problemi alla frontiera, anche se sono previste agitazioni a Baghdad.
Anche questa volta, ero da solo nella cabina letto di terza classe e quindi approfittai del mio scarso interesse al primo tratto del lungo viaggio, per dormire qualche ora fino ad Ankara, quando Ali bussò ed entrò con un vassoio, chiedendomi se potevamo mangiare assieme.
Durante il pranzo gli chiesi la storia di questa linea ferroviaria.“
Il sole ormai al tramonto colorava il prato di un verde scuro e si cominciava a sentire i grilli.
Io:” Basta per oggi, domani riprendiamo il viaggio”