3. Ankara – Konya – Aleppo

3. Ankara – Konya – Aleppo

Un grande viaggio in treno da Verona all’Oriente dai sogni di un ragazzo negli anni ’50. Parte terza

Il pomeriggio seguente ci ritrovammo in giardino, anche se aveva rinfrescato durante la notte e il prato era ancora umido di rugiada, ma la voglia di proseguire il racconto compensava l’eventuale disagio. Un bel maglione sulle spalle e via!

PASSAGGIO DA ALEPPO

Prof: ” il racconto di Alì, abitante del luogo, era molto interessante e dava una visione di prima mano del sentire locale.
L’idea di collegare Berlino al golfo Persico era iniziata nel 1880, con i Finanziamenti della Deutsche Bank ed i lavori sono proseguiti a singhiozzo
per oltre cinquanta anni. Con le tecnologie dell’epoca e le difficolta del percorso, specie per l’attraversamento delle montagne, i costi e i ritardi si accumularono, ma comunque prima della prima guerra mondiale, il percorso da Berlino a Baghdad fu completato.
Poi con la seconda guerra, iniziarono le azioni dei partigiani contro alcuni ponti e si poteva andare solo da Costantinopoli ad Adana, l’antica Antiochia di Cilicia, altra città teatro di numerose vicissitudini nei secoli passati.
La linea ferroviaria ha spesso cambiato nome e proprietario infatti all’inizio era la Ferrovia dell’Anatolia, dopo divenne il Tauros Express, oggi è il Baghdad Express.
Mi raccontò che erano dodici anni che lavorava su questa ferrovia, da quando era stata inaugurata nell’estate del 1940.

Titolo della Soc. du Chemin de Fer Ottoman d’Anatolie, emesso 3. agosto 1893; i proventi di questo titolo sono stati utilizzati per la costruzione dell’estensione Eskişehir-Konya. (da Wikipedia)

Lasciata Ankara, la capitale della Turchia, il percorso ferroviario girava a sud verso Konya, sull’altopiano dell’Anatolia per poi riprendere il percorso verso est, attraverso l’altopiano.
Il paesaggio era monotono, con una campagna brulla, interrotta di tanto in tanto da piccoli appezzamenti, circondati da bassi muretti, pochi alberi e diversi greggi. Sorprendeva il grande numero di piccole stazioni, dove alla breve fermata del treno, gli abitanti offrivano pane, uova e frutta.

l’Eufrate

Ali mi chiese di non comperare niente, perché più avanti ci saremmo fermati in una stazione, dove avrebbe comperato un pollo arrosto.
Tanto il viaggio era tranquillo che in una delle due famiglie siriane, che sarebbero sbarcate ad Aleppo, c’era una bella bambina di quattro o cinque anni, che correva avanti ed indietro nel corridoio e che metteva dentro la testa per farmi paura, con un gridolino e poi scappare.
Sua mamma la rincorreva e si scusava con me in francese. La piccola mi portò anche delle caramelle e dei lukum, caratteristico dolce medio orientale, ed allora chiesi ad Ali come si diceva grazie in arabo e questo faceva ridere quella intelligente bambina che scappava, gridando parole incomprensibili.
Divenne mia amica e quando scese mi salutò lanciandomi un grande bacio. Mi sono spesso domandato come era proseguita la sua vita.”

Io: ” Si, in effetti si fanno incontri durante i viaggi e ci sono persone o particolari situazioni che rimangono impresse e ogni tanto ti domandi come è proseguita la loro storia”.

Prof: “(scrollando leggermente le spalle) Vero, ma alla fine forse è meglio cosi. Alternandomi tra il finestrino e la lettura di un manualetto consunto, che raccontava in francese la storia del Berlino-Express, arrivammo alla stazione di Konya, dove ci aspettava il pollo. Appena ci rimettemmo in moto, arrivò Ali, con un ricco vassoio.
Adesso-disse- siamo in pace per diverse ore, Le due famiglie siriane sono al ristorante e poi andranno a dormire. Mancano seicento chilometri alla frontiera siriana e quindi potremo fare un sonnellino anche noi. Intanto godiamoci questo ottimo pollo.
Per inciso, proprio da questa stazione era iniziato il Belino-Baghdad Express, in base all’accordo del 1900 tra il Sultano ed il Kaiser, che con una tratta di oltre 1600 chilometri doveva completare il collegamento tra la Germania e il Golfo persico, in modo da evitare le tasse del passaggio a Suez, che arricchivano le tasche dell’Inghilterra e della Francia.
Il pollo era ottimo ed il vino generoso e quindi ricordo poco del resto dell’Anatolia.
Mi persi l’attraversamento della catena del Tauro, che potei ammirare qualche settimana dopo nel mio viaggio di ritorno. Avevo letto delle bellezza della piana di Cukurova e del suo famoso tabacco, il Latakia nel libretto che mi aveva prestato Ali, ma l’ora della notte ed il vino turco, mi avevano tolto ogni velleità e continuai a dormire svegliandomi solo quando stavamo per arrivare ad Aleppo.
Come nel primo tratto del viaggio, prima della dogana il conduttore venne a picchiettare con il suo passpartout sulla porta, avvertendo che eravamo al confine con la Siria.

Re Faysal I (1885 – 1933) Bahgdad

SIRIA

Era notte fonda per cui mi persi il tratto siriano del viaggio e di Aleppo vidi solo la stazione e la discesa della bambina con i suoi genitori.


Alcune settimane più tardi, nel mio viaggio di ritorno, quando risalii la costa mediterranea, tornai ad Aleppo e visitai questa, allora, vecchia e pittoresca citta, che ha il Suk più bello e più antico.
Qualche ora dopo, quando il treno riprese la marcia, Ali si presentò con una fetta di torta ed un giornale ed augurandomi la buona notte, disse che c’erano state delle agitazioni a Baghdad. Ne parleremo domattina, intanto siamo soli e possiamo dormire tranquilli. Arriveremo alla frontiera irachena solo nel tardo pomeriggio.
La mattina dopo, il panorama era diventato più interessante perché la ferrovia doveva ritornare su un percorso accidentato, che aveva causato
tanti problemi. Ogni tanto si aprivano degli squarci e si vedevano dei campi coltivati e delle piccole fattorie.
Ali tornò con il caffe e dei panini e riprese il discorso della sera.
Questi disordini nascono dalla promessa di Mussadiq, il primo ministro iraniano, di voler nazionalizzare il petrolio, ora gestito dalla famosa BIOC, la British-Iranian-Oil-Company, che ha sede a Londra e che paga pochissimo per il petrolio estratto dai pozzi iraniani di Abadan. A questo annuncio di Mussadiq, sono seguite le sanzioni del governo britannico e le proteste Iraniane. L’Iraq è colpito solo marginalmente da questa nazionalizzazione, ma nel paese ci sono molti musulmani di fede scita, che vogliono sostenere i fratelli iraniani. Ieri a Baghdad hanno ucciso due funzionari inglesi e quindi è meglio essere prudenti. Dopo la frontiera irachena, dovrebbe salire a bordo il figlio di un mio cugino, che torna a Bagdad dove studia, sono certo che ti potrà aiutare.

Dopo pochi chilometri, attraversammo l’Eufrate ed entrammo nella famosa terra tra i due fiumi: Mesopotamia. Verso sera, arrivammo alla frontiera irachena, dove i controlli furono molto più severi.”

Eufrate

Io:” Il sole è tramontato e fa ormai frescolino: Rientriamo, mi racconterai altre tappe domani”.